Primavera ed allergie ai pollini

Care mamme, anche se con qualche tentennamento meteorologico la primavera è arrivata. E con essa le allergie da pollini. Siete in tantissime a rivolgervi a me in questi giorni per i nasini gocciolanti, gli occhi gonfi ed arrossati, le narici irritate, episodi di asma, e congiuntiviti dei vostri cuccioli.L’antistaminico e talvolta i cortisonici sono le soluzioni proposte dalla medicina ufficiale, ma c’è qualcosa che possiamo fare anche a sul piano del naturale.
Innanzi tutto, care mamme è necessario dire che la prevenzione può fare moltissimo.
Ora, a maggio inoltrato, è un po tardi e dobbiamo correre ai ripari, ma tenetelo ben a mente per il prossimo anno: un’adeguata prevenzione che inizia fin dall’inverno porta frutti decisamente migliori.
Innanzi tutto cerchiamo di capire bene cosa sono le allergie ai pollini: si tratta di una risposta immunitaria esagerata del nostro organismo verso sostanze, generalmente verso i pollini che nella realtà sono del tutto innocui, e che costituiscono gli allergeni ai quali il nostro organismo reagisce con specifici anticorpi, gli IgE. Le cellule coinvolte nella risposta immunitaria liberano istamina che, se in eccesso, può determinare molte delle reazioni che conosciamo, dalla rinite all’asma, dall’eruzione cutanea alla diarrea.
È pur vero che a causa dell’inquinamento, anche le piante hanno dovuto adattarsi producendo pollini sempre più forti e resistenti, motivo per cui nelle città, o comunque nelle società fortemente industrializzate il fenomeno allergico è in grande e costante aumento, particolarmente nei bambini.
La cura migliore è quindi, va da sé, cercare di passare più tempo possibile in ambienti in cui l’aria è sana e pulita, al mare, in montagna, quest’ultima particolarmente indicata per gli allergici alla parietaria!… ovviamente non per tutti è possibile.
La figura di riferimento è l’allergologo, medico specializzato che, per prima cosa effettuerà una diagnosi. Non dimentichiamo mai che quest’ultima è di primaria importanza!
Troppo spesso incontro persone che hanno fatto invece un’autodiagnosi, sulla base della quale non è opportuno, anzi è quasi sempre controproducente cominciare a lavorare.
Per questo esiste il Prick Test: si tratta di un’analisi non invasiva e per nulla dolorosa che può essere fatta ai bimbi a partire dai tre anni ( ma in casi particolari anche prima, se necessario), attraverso la quale si identificano gli allergeni che danno sensibilità al bambino. Ulteriori metodi diagnostici sono rappresentati dal RAST test che va ad analizzare il sangue ( prevede quindi un prelievo, operazione senz’altro meno gradita ai nostri cuccioli)) per cercare la presenza di anticorpi scatenati dall’allergene, e il Patch test, che è usato prevalentemente per le dermatiti. Naturalmente tutto questo deve essere eseguito e letto da un medico allergologo.
Dal punto di vista della naturopatia le allergie vanno affrontate nell’ottica di un riequilibrio dell’organismo in generale, a partire dalla flora batterica intestinale e quindi dal sistema immunitario, senza tralasciare il fatto che l’allergia rappresenta un sistema di difesa di un organismo che si sente attaccato, messo in discussione, aggredito: non è fuori luogo quindi guardare alle allergie anche da un punto di vista simbolico.
Per alleviare i sintomi allergici possiamo fare molto, innanzi tutto con l’alimentazione: poiché vi sono alimenti che contengono antigeni comuni ad alcuni pollini allergizzanti è bene evitarli. Le mamme che da poco hanno svezzato i loro bambino ricorderanno meglio di altre che alimenti come le fragole, i pomodori ed il cioccolato, ma anche alcuni crostacei e la frutta secca, stimolano la liberazione di istamina: in soggetti allergici ai pollini l’assunzione di questi alimenti può aggravare la situazione e causare reazioni locali al cavo orale come prurito, gonfiore ed arrossamento delle labbra, irritazione delle mucose della bocca, sindrome questa che è nota come Sindrome Orale Allergica.
Come ormai ben sappiamo l’assunzione di derivati del latte, e del latte stesso, aumenta la produzione di muco, va da sé che in bimbi allergici ciò possa aggravare ulteriormente la situazione. Una dieta povera di zuccheri contribuisce a sfiammare e decongestionare.
In fitoterapia il rimedio principe è il Ribes Nigrum che per i bambini va scelto in forma di macerato glicerico: svolge funzione del tutto simile al cortisone essendo quindi un ottimo antiallergico ed antinfiammatorio.
Nei composti fitoterapici spesso è associato ad Adhatoda vasica e Perilla frutescens, potenti antistaminici vegetali il cui uso però è sconsigliato alle mamme in gravidanza, in allattamento ed ai bimbi piccoli, ragione per cui è bene sempre preferire i preparati singoli ai composti ed assumerli sotto diretto controllo e consiglio di un naturopata.
Ricordiamo sempre che la naturopatia, a differenza della medicina allopatica non prevede una prescrizione unica che vada a risolvere il problema ma mette il focus sulla persona e prende in carico ogni singolo soggetto nella sua interezza e complessità, calibrando e studiando quali risorse vanno bene per lui e solo per lui.
Per questo è altamente sconsigliabile prendere, o dare ai vostri bambini fitoterapici per “sentito dire” o perché hanno fatto bene al compagno di asilo… (sono ripetitiva? Non mi stancherò mai di dirlo!)
Anche la micoterapia può dare un aiuto significativo: le proprietà dei funghi conosciute da millenni nella cultura orientale stanno facendo capolino anche in occidente e costituiscono una preziosa risorsa, adatta, con le dovute competenze, anche ai bambini.
Molto più conosciuti sono i benefici apportati dai fiori di Bach: ancora una volta devo parlarvi di individualità e soggettività nel preparare la miscela giusta, tuttavia posso garantirvi che, se fatta bene, quest’ultima darà ai vostri piccoli enormi benefici senza alcuna controindicazione. È davvero impossibile dare delle indicazioni generali sull’uso dei fiori perché molto dipende da come il bambino vive il problema: è arrabbiato, irritato, nervoso, stanco, si gratta, non dorme, è passivo, tollerante, piagnucoloso… Ognuna di queste reazioni è possibile davanti al disagio causato dall’allergia, è soggettivo e va valutato e considerato nella preparazione della miscela dei fiori.
Melissa Lavanda e Camomilla romana, sono gli Oli essenziali che possono darci una mano. Possono essere messi nel bagnetto oppure ne possiamo diluire alcune gocce in una crema o in un olio vettore ed effettuare un massaggio sul petto: le proprietà lenitive e calmanti daranno sollievo ed attenueranno la congestione data dall’allergia.
Nell’uso di questi rimedi, come di altri, sarebbe sempre auspicabile una collaborazione tra il naturopata e l’allergologo.
Molti di questi rimedi possono affiancare e supportare le terapie convenzionali, altre possono non essere compatibili, altre ancora, in accordo con il medico, possono sostituirle. Per questo motivo, in questa ed altre situazioni, vi invito a chiedere al vostro naturopata di fiducia di collaborare e confrontarsi con il medico di riferimento, poiché solo da una collaborazione può scaturire un atteggiamento terapeutico concertato che abbia come fine ultimo il bene del paziente.

Dott.ssa Sara Saxida, Naturopata
Riceve a Empoli, Firenze, Siena.
saranaturopata@gmail.com
cell. 3477807158

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